Ecuba

ecuba

di Marina Carr
traduzione di Monica Capuani
regia Andrea Chiodi
con Elisabetta Pozzi, Federica Fracassi, Fausto Cabra, Alfonso Veneroso, Valentina Bartolo, Luigi Bignone, Alessandro Bandini,  Alfonso De Vreese
 e cast in via di definizione
scene Matteo Patrucco
luci Cesare Agoni
costumi Ilaria Ariemme
musiche Daniele D’Angelo
produzione Centro Teatrale Bresciano

Ecuba di Marina Carr è una straordinaria drammaturgia ancora sconosciuta in Italia, che – con una scrittura tesa ed ipnotica – attraversa e reiventa il grande originale euripideo, per ritrovarne un messaggio incandescente che continua a parlare all’uomo contemporaneo. Marina Carr compie un’ardita operazione di rimontaggio dei materiali della tragedia antica, costruendo una vertiginosa narrazione ad incastro tra i personaggi: Ecuba e Agamennone, Cassandra e Polissena, Polimestore, Odisseo, Polidoro, Neottolemo diventano i narratori al tempo stesso interni ed esterni di una vicenda di guerra e sopraffazione terribile che si ripete senza fine nella storia umana. In una sorta di luogo sospeso, uno spazio immaginario fuori dal tempo – come a tutti gli effetti è il palcoscenico – riaffiorano dalla mente dei personaggi le azioni e le vicissitudini che li hanno visti protagonisti. Un racconto dal ritmo serrato e concatenato, dove le descrizioni accurate delle azioni, dei delitti, delle passioni e degli affetti rimbalzano da un personaggio all’altro, tracciando le coordinate di un mito sanguinoso ed eterno che progressivamente si reinventa e ricostruisce nella lotta verbale dei protagonisti, convocati a far riemergere gli eventi dal pozzo profondo del passato, per dar loro nuova vita e voce. Dominante e ineluttabile è il grande tema della guerra. In Ecuba la guerra non è più un fatto solamente storico o mitologico, ma diviene uno scontro diretto e feroce nella mente dei personaggi. Il conflitto diventa privato, interiore, interno alle relazioni umane, riverberando una violenza inaudita nei rapporti che innesca una drammatica riflessione sulla capacità di sconvolgimento e distruzione che la guerra reca nell’uomo e all’uomo. Nel testo di Marina Carr rivive tutta la tragedia degli antichi e c’è tutta la tragedia dei contemporanei: c’è l’universale disperazione di una madre, la lotta dei figli, la crudeltà ed il sopruso dei vincitori, l’esilio e l’umiliazione dei vinti. Un registro stilistico e narrativo innovativo e potente, a metà tra il racconto ed il vissuto, tra l’essere presente a sé stessi e lo staccarsi dal presente e da sé – forse per la troppa violenza che quel presente rappresenta – rende questo testo davvero unico e magnetico. Andrea Chiodi raccoglie la sfida di un confronto con questa drammaturgia ardua e magistrale, dando vita a uno spettacolo corale ed emozionante. A fianco di un’artista del calibro di Elisabetta Pozzi, alcuni dei più grandi attori della nuova scena italiana come Federica Fracassi e Fausto Cabra.

  • 21 April 2020, 20:30
  • 22 April 2020, 20:30
  • 23 April 2020, 20:30
  • 24 April 2020, 20:30
  • 25 April 2020, 20:30
  • 26 April 2020, 15:30
  • 28 April 2020, 20:30
  • 29 April 2020, 20:30
  • 30 April 2020, 20:30
  • 2 May 2020, 20:30
  • 3 May 2020, 15:30
  • 4 May 2020, 20:30

Teatro Sociale, Via Felice Cavallotti, Brescia, BS, Italia

Come arrivare

Caratteristiche della location

  • Accessibile ai disabili anche ipoudenti e ipovedenti
  • Altro
  • Con bar
  • Con guardaroba
  • Raggiungibile coi mezzi pubblici

Raggiungibile con i mezzi pubblici:

Treno - Metropolitana - Autobus

Altre caratteristiche:

Raggiungibile a piedi